I VALORI DELLA TRADIZIONE PROIETTATI VERSO IL FUTURO: IL CONTRIBUTO DEL CLUB RUOTE CLASSICHE DI PRATO

Il Club Ruote Classiche di Prato ha celebrato lo scorso anno 25 anni di attività e quest’anno si appresta a sviluppare ulteriormente la propria missione culturale, di divulgazione e intrattenimento nel contesto motoristico

Da sempre l’industria automobilistica è ricca di innovazioni che hanno progressivamente reso possibili spostamenti sempre più rapidi in sicurezza e comfort. Da sempre il motorsport è il contesto di ricerca, sviluppo e messa a punto di queste innovazioni. Da sempre questo progresso tecnologico è avvenuto in sincronia con evoluzioni culturali e sociali. 

Il Club Ruote Classiche di Prato rappresenta un viaggio nel passato, presente e futuro di tutto questo proprio per la passione e lo spessore culturale delle persone che lo hanno fatto evolvere in questi 25 anni. È  un viaggio che cerca di stimolare la partecipazione di tutte le generazioni, ed è un viaggio che visto dalla prospettiva dell’innovazione tecnologica e del progresso sociale è estremamente formativo.

Ne abbiamo parlato con il Presidente del Club, Stefano Cecconi.

Il vostro Club si distingue per le molte attività aperte ad appassionati di tutte le età, anzi cercate di stimolare questa passione anche con iniziative innovative per un Club di questo tipo. 

“Si, un progetto che andremo ad affrontare quest’anno è la costituzione all’interno del club di una scuderia di auto d’epoca che si cimenteranno in gare di velocità e regolarità, con la registrazione di un nuovo marchio, ‘Scuderia Santo Stefano’ che già esisteva negli anni 60, e con il quale correvano piloti famosi come Nanni Galli, con il fine di dare sempre più visibilità al nostro club e cercando di avvicinare giovani a questo mondo.”

Visitare il vostro club significa comprendere come il motorsport abbia rappresentato l’anima dinamica dell’industria automobilistica e come questa anima abbia radici profonde nella nostra regione. Il progresso tecnologico è sempre stato legato a un lavoro di squadra nel mettere in pratica genialità e inventiva del singolo o di gruppi veramente uniti. La vostra biblioteca è una miniera di racconti e testimonianze di questo tipo e voi stessi stimolare in vari modi questo tipo di complicità operativa e anche il coinvolgimento di varie generazioni. 

“Sì, ad esempio abbiamo un corso di modellismo che viene fatto un giorno la settimana, e al quale partecipano diversi soci, da un ragazzo di 12 anni a soci più anziani, ma tutti con quella passione, una iniziativa che nessun altro club ha mai fatto. Abbiamo anche un simulatore di guida in sede: riusciamo ad avvicinare ragazzi delle scuole, che in serate dedicate si cimentano alla guida di ogni tipo di auto, dalle turismo, alle Formula 1, su tutti i circuiti, sempre per far avvicinare i giovani e per trasmettere un po’ di passione per il motorismo moderno e storico”.

Questo senso di passione per il progresso e la tecnologia lo alimentate anche coinvolgendo diretti protagonisti.

“Avendo una sede importante, ricca di passione e di storia, organizziamo , quando c’è la possibilità, serate con tutti i più conosciuti personaggi del motorismo storico e moderno, piloti, ingegneri, progettisti, che si mettono a disposizione dei soci, raccontando le loro esperienze nel settore dell’automobilismo. Il tutto viene anche trasmesso in diretta streaming”.

Il tema dell’innovazione visto attraverso il contesto del Club è stimolante e formativo proprio perché riesce ad essere inclusivo nel modo in cui porta varie generazioni a interagire e collaborare insieme per alimentare una passione per il motorismo che è stata ed è uno dei punti cardine della cultura toscana e italiana. 

(articolo precedentemente pubblicato su Toscana Economy)